Dalla novella di Luigi Pirandello.
Con Francesca Giacardi, Maria Teresa Giachetta, Jacopo Marchisio. Compagnia Cattivi Maestri.


Scritta nel 1907, Ciàula scopre la luna è tra le più toccanti e intense novelle di Pirandello. Ciàula, un povero ragazzo che lavora in una miniera di zolfo in Sicilia, è il “caruso” (aiutante minorenne in condizione di semischiavitù) di un minatore chiamato Zi' Scarda. Una sera, Cacciagallina, che ha il compito di controllare i minatori, vuol farli restare al lavoro per finire il carico, ma nessuno lo asseconda. Gli unici a trattenersi sono Zi Scarda e Ciàula che, sebbene sia molto stanco, non si tira indietro e ubbidisce. Il ragazzo non teme l'oscurità della miniera, perché ne conosce bene le gallerie, ma ha paura della notte fuori, per lui del tutto ignota. Il suo timore ha avuto inizio quando nella zolfara era scoppiata una mina, che aveva ucciso il figlio di Zi' Scarda. Ora Ciàula trasporta il sacco pieno di zolfo, stravolto per la fatica, ma soprattutto impaurito per il buio che troverà uscendo dalla miniera: anche quella notte, trovarsi di colpo all'esterno senza vedere lo aveva sbigottito. Quando arriva in prossimità degli ultimi scalini, tuttavia con grande stupore si accorge di essere circondato da una luce simile a quella del sole. Sbalordito, lascia cadere il sacco dalle spalle e, sollevate le braccia, apre le mani verso la fonte di luce, la luna. Ciàula sapeva dell'esistenza della luna, ma non si era mai soffermato a osservarla. Si siede sul sacco appena davanti alla buca e resta a guardarla; per questa scoperta, comincia a piangere: senza volerlo e senza saperlo, affascinato da una bellezza a lui sconosciuta.
Il senso di solitudine, di isolamento del diverso, di pietà per chi soffre ignorando persino la miseria della propria tragica condizione: questi i temi che lo scrittore siciliano, davvero in stato di grazia, tratteggia con forza straordinaria. Ma Pirandello dice anche come, pur nelle condizioni più dure di abbruttimento e sfruttamento, la scintilla dell'umanità e della bellezza possa trasfigurare anche chi meno sembrerebbe esservi portato. Un racconto struggente ma non lacrimevole, in cui il Pirandello drammaturgo occhieggia dietro il narratore: e dunque perfetto da portare in teatro.

Spettacolo realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Bottega della Solidarietà e grazie al contributo della Regione Liguria (L. 32/2007).

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