Dalla fiaba di Hans Christian Andersen

Di Francesca Giacardi, Maria Teresa Giachetta e Antonio Tancredi
Regia di Antonio Tancredi
Con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta
Scene e costumi di Valentina Albino
Tecnica Arianna Salerno
Compagnia Cattivi Maestri


Spettacolo realizzato nell’ambito del progetto P.I.P.P.I. 9 a cura del Distretto 7, Comune di Savona.

Chi è quell'anatroccolo che scappa dalla sua fattoria, che corre, inciampa, si nasconde? Perché scappa? Il mondo fuori è così grande, forse troppo grande per lui. Ce la farà?
Ce la farà e un giorno, guardando il suo riflesso su uno specchio d'acqua, scoprirà di non essere più quel brutto e goffo anatroccolo, quell'anatroccolo così strano che veniva rincorso e beccato dagli animali del suo stesso cortile. Ma questo lo scoprirà solo dopo un lungo e faticoso viaggio alla ricerca di una nuova casa, di nuovi amici, di qualcuno che lo accolga così com'è.
Per quanto ci si possa credere brutti, o gli altri ci facciano sentire diversi, c'è e ci sarà sempre un posto dove non saremo mai fuori luogo. Un luogo e un tempo in cui scoprirsi dei bellissimi cigni.
Far rivivere questa storia è ricordare a noi stessi il brutto anatroccolo che eravamo, perché in fondo tutti lo siamo stati, senza dimenticare che c'è sempre un cigno dentro di noi e che vale sempre la pena cercarlo e farlo venir fuori.

NOTE DI REGIA
Il nostro brutto anatroccolo non si discosta dal racconto di Andersen. Le vicende che riportiamo sulla scena corrispondono in gran parte a quelle del racconto. Ma come sempre la scena offre la possibilità di farle rivivere in maniera diversa.
Il punto di vista scelto per raccontarla è quello di chi l'ha incontrato. C'è chi ne conserva un bel ricordo, chi è contento che sia andato via, chi ne sente la mancanza, chi avrebbe voluto giocarci di più, chi invece lo riteneva inutile perché non sapeva fare le fusa o un uovo.
Ogni racconto-intervista ci offre la possibilità di conoscere qualcosa di più del nostro anatroccolo, di comprendere le sue paure, la sua rabbia, la sua tristezza e condividerne la gioia finale. Le parole dell'anatroccolo sono lasciate a brevi frasi dette tra un racconto e l'altro. Solo in questi intermezzi, che coincidono con le fughe da un posto ad un altro, lo si sente e si vede agire, compare e riaffiora.
In questi passaggi che corrispondono anche ai cambi di stagione, assisteremo alla trasformazione dell'anatroccolo, una trasformazione che non è altro che la somma di tutto quello che gli è successo, di chi ha incontrato e delle emozioni che ha vissuto.
Perciò auguriamo a tutti i bambini, anche a quelli un po' cresciuti, di non aver paura di sentirsi dei brutti anatroccoli, perché il fatto di esserlo ci offre la possibilità di trasformarci in cigni.

LA NASCITA DEL PROGETTO

Il progetto nasce grazie al Distretto 7. del Comune di Savona e all'ultima edizione del progetto P.I.P.P.I, livello avanzato, un programma rivolto a nuclei familiari con bambini tra gli 0 e gli 11 anni, per i ridurre i rischi  di allontanamento del bambino o del ragazzo dalla famiglia. Il Distretto Savonese ha pensato che il teatro potesse essere un ottimo modo per parlare con i bambini e le famiglie e noi non possiamo che essere d'accordo con loro.
Per questo l'azione e il testo danno spazio ed enfasi al mondo interiore del bambino, a come recepisce i messaggi che arrivano dal mondo adulto e alle sue emozioni.§

Debutto


Venerdì 8 aprile 2022 ore 18

Teatro dei Cattivi Maestri, Officine Solimano
Darsena di Savona


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Dossier
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Contatti:
349 2984973 (Francesca)
cattivimaestri@officinesolimano.it

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