Teatro dei Cattivi Maestri, Officine Solimano - Via dei Carpentieri 1, 17100 Savona (Darsena di Savona) - P.iva 01363400092 - C.F. 92075770096 - C.U. M5UXCR1
  Vedi anche
Scuole
Scuola Primaria
Scuola Secondaria
Laboratori per le scuole



Teatro dei Cattivi Maestri, Officine Solimano

Piazza Rebagliati, Darsena di Savona

Informazioni
Le maestre interessate possono contattarci
Tel. 392 1665196, 349 2984973 cattivimaestri@officinesolimano.it




  Scuole dell'infanzia  
 

Gli spettacoli che proponiamo per l’anno scolastico 2022/23 appartengono al ciclo FIABE DI STRANI ANIMALI, ispirate alle fiabe per bambini di Alberto Moravia “Storie della preistoria”. Le tre fiabe del ciclo sono adatte alla fascia di età compresa tra i 2 e i 5 anni. Come per i cicli di fiabe che abbiamo rappresentato presso gli asili negli anni passati, si tratta di tre narrazioni teatrali durante le quali due attrici della compagnia teatrale Cattivi Maestri raccontano storie ai bambini, utilizzando la tecnica del teatro di figura (con pupazzi, marionette di carta), teatro d'attore e di narrazione.
Le attrici coinvolte sono Michela Castellani e Arianna Salerno, due giovani attrici della compagnia; l’adattamento dei testi e la regia sono di Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta.

FIABE DI STRANI ANIMALI
Narrazione teatrale per un pubblico dai 2 ai 5 anni.
Con Michela Castellani e Arianna Salerno
Compagnia Cattivi Maestri
I Cattivi Maestri raccontano ai bambini tre storie di “strani animali” che vivono “strane avventure” in cui i piccoli si possono riconoscere e alla quali possono partecipare attivamente.
La prima, COOCO-DRILLO E I PESCI BALLERINI, narra le vicende di un coccodrillo che deve diventare grande e procacciarsi da solo il cibo; una favola sulla crescita e la capacità di adattamento.
La seconda, TRI-CHECO, LE-ONE E LA CORONA DI GHIACCIO, racconta le vicende di due animali che si contendono il ruolo di “re con la corona più bella e preziosa del mondo”.
La terza, QUANDO BA-LENA ERA TANTO PICCOLA, ha come protagonista una balenottera che si trasferisce nel grande mare dopo aver vissuto in un piccolo lago. Una favola sulla difficoltà di adattarsi al cambiamento.
Le storie sono rappresentate con la tecnica del teatro di narrazione accompagnata al teatro di figura e prevedono l’utilizzo di pupazzi in scena. I bambini hanno la possibilità di concentrarsi con maggior facilità grazie anche ad un coinvolgimento attivo nella narrazione.

MODALITÀ DI RACCONTO
Le fiabe vengono raccontate direttamente nella scuola, ed è possibile scegliere la formula più adatta alle esigenze delle attività e della programmazione scolastica:
INCONTRO UNICO – Le attrici si recano presso la scuola e il ciclo di fiabe scelto è raccontato in una volta sola; le storie, collegate da un filo conduttore, sono pertanto narrate una dopo l’altra nella stessa mattinata. I bambini delle varie sezioni sono riuniti in un’unica classe e assistono tutti insieme al racconto. Durata: 40 minuti circa.
TRE INCONTRI – Le attrici si recano presso la scuola tre volte (con cadenza da definire, in accordo con le maestre). Ogni mattina viene raccontata una sola storia del ciclo scelto. In questo caso i bambini rimangono nella loro sezione e il racconto viene ripetuto classe per classe. Durata di ogni incontro: 20 minuti circa (per sezione).

COSTI
MODALITÀ INCONTRO UNICO (per assistere alla narrazione completa nello stesso giorno): il costo per ciascun bambino è di 5 €.
MODALITÀ TRE INCONTRI (per assistere alla narrazione delle tre fiabe in tre giorni differenti): il costo per ciascun bambino è di 10 €.

INFORMAZIONI
cattivimaestri@officinesolimano.it
Tel. 392 1665196 - 347 5860670


 
Perché le fiabe?
Le fiabe piacciono ai bambini perché soddisfano il loro bisogno di conoscere la vita così com'è, con il bene e il male, i lati positivi e negativi, e anche con quel lato oscuro che è nascosto in ogni uomo o bambino (aggressività, asocialità, egoismo, ira, ansia, ecc.). La fiaba non è soltanto un prodotto fantastico, ma anche un oggetto di indagine attraverso il quale studiare aspetti della società attinenti ai suoi valori, credenze e tendenze. Inoltre, la fiaba rappresenta un valido strumento di comunicazione, un momento di incontro con l'altro, uno spazio di condivisione e di costruzione di significati.
 
Perché narrare?
Quello della narrazione è un momento di intimità che rassicura i bambini e permette di costruire o rinsaldare il legame fra due o più persone. Narrare significa gettare un ponte che avvicina e fa sentire meno soli. Narrare soddisfa il desiderio di sentire la presenza dell'altro che, attraverso la sua voce e il suo corpo, dà l'attenzione di cui ognuno sente il bisogno. La fiaba prende vita nel momento in cui viene raccontata e si realizza pienamente nel rapporto di comunicazione tra chi narra e chi ascolta: chi racconta ha un ruolo molto importante, ma non lo è di meno quello dell'ascoltatore che opera una sorta di riscrittura sulla base delle sue motivazioni, emozioni e bisogni del momento. 
 
Perché ai bambini?
La fiaba è uno strumento che consente al bambino di imparare a conoscere se stesso, permettendogli di chiarire gradualmente i suoi processi interiori, i suoi sentimenti, i suoi conflitti, i suoi desideri. La narrazione, mediante immagini semplici e dirette, aiuta il bambino a separare e identificare i suoi complessi e ambivalenti sentimenti: il fatto che i personaggi siano fate e streghe, giganti e matrigne, oppure che non abbiano dei veri nomi propri bensì descrittivi (sporca come la cenere e quindi Cenerentola) oppure molto generici (un gigante, un principe, una matrigna) facilita il processo di proiezione e di identificazione, e quindi di chiarificazione interiore. La fiaba parla al bambino in forme simbolica e allusiva, ma mai esplicita, lasciando all'ascoltatore la libertà di lavorare con la propria fantasia e quindi di decidere se godere semplicemente della narrazione in quanto tale, oppure se applicare alla propria vita interiore quanto è rivelato dalla storia. Ogni bambino quindi adegua quella fiaba, anche la stessa, riletta o riproposta, alla sua presente situazione e la carica di un significato personale, che può anche variare di momento in momento. La forma simbolica ed i messaggi impliciti rendono il racconto fiabesco particolarmente adatto a soddisfare anche il bisogno educativo del bambino che sente la necessità di capire che cosa sia giusto o ingiusto, lecito o illecito; le azioni dei personaggi diventano messaggi impliciti che conducono all'intuizione dei principali problemi ed aspetti della vita. La narrazione di fiabe stimola la creatività del bambino che, ascoltando, incontra mondi fantastici, entra nel regno dell'immaginario, dove tutto è possibile
 
Perché a teatro?
Quando i bambini guardano un film siedono fianco a fianco, ma non si guardano, osservano lo schermo su cui si svolge una storia che non avviene in quel luogo e in quel momento, ma che è stata costruita, ripetuta e montata in modo da riprodurre una narrazione scorrevole; nessuna reazione del pubblico può influenzare ciò che avviene sullo schermo. Il racconto a teatro crea invece spazi di comunicazione. A teatro non si ascoltano solo parole, non si vedono solo immagini, ma ci si trova di fronte a persone in carne e ossa. Non appena parte la narrazione si crea un'atmosfera di complicità tra chi racconta e chi ascolta, l'attore in scena non può non tenere conto dei rimandi di ogni singolo bambino, reagisce agli stimoli del pubblico rendendolo parte integrante dello spettacolo. 
 
 
         
Cattivi Maestri Teatro Instagram Cattivi Maestri Teatro facebook Cattivi Maestri Teatro  Twitter Cattivi Maestri Teatro canale Youtube SVD Savona e dintorni